Da soli mai

Da soli mai

Una serie di brani che sfiorano una dimensione intima e introspettiva in cui l’autrice affronta un percorso di auto analisi e di confronto con la realtà esterna, proponendo un disco dalle sonorità variegate ma coerenti, in cui si alternano attimi di delicatezza ad un sound dal tono più graffiante.

  1. Non è tardi

Voglio innamorarmi di qualcuno che mi guardi Come la Madonna per almeno quarant’anni
E che questa cosa duri senza fare danni
Il tempo che mi calmi

Farmi attraversare da una chimica leggera Non una carezza ma una goccia sulla schiena Non è colpa mia se va di moda questa merda È una tua scelta…

Amore, amore, amore manda via tutti i fantasmi Non è tardi, non è tardi, non è tardi

Voglio fare a pezzi il tuo soffitto con gli sguardi Questi battiti sul petto sono come calci
Di rigore ed ho il rigore di restare calma
Copri la salma…

Visto da quassù il pianeta terra non è male Se l’adrenalina scende, salgo per le scale Corro come Antigone prima del funerale Dov’è suo padre?

Amore, amore, amore manda via tutti i fantasmi Non è tardi, non è tardi, non è tardi
Amore, amore, amore manda via tutti i fantasmi Non è tardi non è tardi non voltarti.

Resto sopra i tetti per fumare con i gatti
Mi sento un’antenna così persa tra i palazzi

Amore, amore, amore manda via tutti i fantasmi Non è tardi, non è tardi, non è tardi.

2. San Lorenzo

Lui vaga da solo di notte Tra i vicoli e il buio nasconde Residui tossici Memorie erotiche. La strada laggiù s’interrompe.

Se cerchi il segnale non prende Le linee elettriche Non possono toccarsi mai O esplodono

E ti portano lontano e ti assomigliano Io vorrei toccarti piano
Tu mi assomigli o no?

Mi fermo in un angolo e fumo Ti seguo con gli occhi ma tremo Le linee elettriche
Non possono toccarsi mai Sembriamo noi

E ti guardo lontano e ti capisco un po’ Ma ho freddo a modo mio
Tu mi capisci o no?

La trama pian piano si arrende La luce si accende e si spegne Dietro al semaforo svanisci Come i titoli di coda

E ti guardo da lontano E ti portano lontano.

3. Freud

Parte come un alibi
Che sembra un’abitudine Diranno che non ce la fai Lascia indietro gli uomini Diventa solitudine però Quanto ci appartiene

Non voglio fare più niente Non credo più nell’amore Voglio volare da sola Voglio sentirmi migliore Non raccontatemi niente Voglio restare all’oscuro Finissero pure i giorni Finisse pure il futuro

Cresce in mezzo agli alberi Diventa un’inquietudine Però quanto ci conviene Passa dentro gli uomini Non è la solitudine che fa Male alle persone

Non voglio fare più niente Non credo più nell’amore Voglio volare da sola Voglio sentirmi migliore Non raccontatemi niente Voglio restare all’oscuro Finissero pure i giorni Finisse pure il futuro

Se chiudo gli occhi è per andare lontano Conosco un posto, non ci trova nessuno Vai senza lacrime
Ho fatto già la strada senza futuro

Non ho bisogno di capire chi sono Freud, vai via di qua

Non voglio fare più niente Non credo più nell’amore Voglio volare più forte Voglio sentirmi un eroe Non raccontatemi niente Voglio restare al sicuro Non m’interessano i giorni Non m’interessa nessuno.

4. Lamine

Tu conosci questo Sai com’è sai cos’è No, non ha un nome Fa un po’ male Fammi andare

Se resti qui un’ora
Mi ammalo insieme a te Se dormo da sola
Nel buio…lamine

Lamine mi attraversano Prendi me universo
Resta qui per un momento Stai tranquillo è solo sesso

Tu ci hai visto bene
Le mie moine sono bugie
Vieni ad abbracciarmi
Siamo fantasmi siamo fantasmi
Se resti qui stasera io temo che morirò Se dormo qui da sola
Il buio mi ucciderà

Prendi me la sera Svuotami della vita intera Prendi me per questa sera Cantami la tua preghiera.

Da Soli Mai è una sorta di “mappa emozionale” di un periodo piuttosto lungo in cui sono successe tantissime cose. Ho passato moltissimo tempo a scrivere da sola, a diffidare di molti, a cercare di controllare tutto per una personale esigenza di proteggere il progetto e non inquinarlo in nessun modo, trattando, in alcuni casi, i brani come si fa con certi segreti

Lamine

5. Da soli mai

Non resterai
Nascosto tra i rumori fuori Non parli più
Adesso che sei acceso Solo da un’abatjour
Solo e senza versi
Dimmi che cosa cerchi
Tra i panni stesi e i gesti Solo se vuoi
Parlami

Da soli mai
Adesso che nel mondo Siamo solo noi

E come stai
Hai visto che ci siamo estinti Hai gli occhi dei ghiacciai Sarà che non ti ho chiesto Se ti emozioni spesso
E perché ridi adesso
Che vedi il mio riflesso Stringerti
Solo se vuoi
Guardami

Da soli mai
Adesso che nel mondo Siamo solo noi.

Scrivo canzoni d’amore Mentre dormi

Da soli mai
Adesso che nel mondo Siamo solo noi.

Da soli mai.

6. Penna Bic

Sognò di partorire una penna Bic
C’era un ragazzo accanto, non so perché sia qui Sembrava uscire piano, senza dolore
Lui adesso ha chiuso gli occhi, non si muove

Portatemi lontano per favore Mettetemi la faccia contro il sole Toglietemi di dosso quel rumore Colpitelo alla pancia, finché muore

Nascose nell’armadio con i suoi blue jeans Parole senza infamia e senza madre Pensieri che decidono le strade
Finestre che ci chiudono le case

Portatemi lontano dalle cose Mettete un aeroplano per le rose Strappatemi dal petto quelle spine Tirate su i capelli alle bambine

Prima che il giorno scriva un’altra fine Prima che i sogni vadano a dormire.

7. Non se ne va

Mi lavo il viso anche stasera Parlo con te anche stasera Ho provato ad abbracciarti Mette paura la tua paura Perché vieni da me Lasciami sola

Tanto lo sai che questa musica

Non se ne va, mi ghiaccia i denti e poi rimane qua Non se ne va, se mi addormento tu sei ancora qua Ci passerà, però lo sai…

Che mi addormento cercando il senso Per quanto tempo rimane dentro Sulla mia pelle, tra le mie spalle Come un rumore che fa tremare Perché vieni da me

Lasciami stare
Tanto lo sai che questa musica

Non se ne va, mi ghiaccia i denti e poi rimane qua Non se ne va, se mi addormento tu sei ancora qua Ci passerà, ci passerà però lo sai che è forte
È forte

C’è una distanza tra te e le cose
Che non ti fa sentire certe cose
Una mancanza che non ti spieghi
Ma all’improvviso non sai stare in piedi.

8. Il codice a barre di me

Il codice a barre, il codice a barre, mi guardo alle spalle Sbatte quella finestra, oggi sono depressa
Si prende gioco di me, rotola la mia testa
Di Ulisse narro le gesta ma io non sono un eroe

Scorre nella mia testa acqua che disinfetta. I film americani… mi scoppiano le mani… Voglio restare sveglia mi paralizza
Il tempo

Il tempo

Il codice a barre, il codice a barre… ce l’ho sulle spalle Oggi si ferma tutto, sogno un sogno distrutto
Corro ma resto indietro, metto la marcia a freddo Provo a lottare meglio, combatto con gli dei

Oggi sono più forti, oggi sono tra noi Più forti
Più forti

Il codice a barre il codice a barre sto dietro le sbarre Chiudere la finestra, uscire dall’apnea;
Ogni regina resta ma non senza un’idea.
Oggi mi scavo la fossa, quanto sono bohémien,

Con queste crisi addosso, figlie dei figli dei re.

Oggi mi faccio esplodere voglio essere qualcosa,
Cerco una forma semplice sintesi di una rosa…
Oggi mi faccio esplodere, voglio essere qualcosa, cerco una forma semplice Oggi mi faccio esplodere Oggi mi faccio esplodere Oggi mi faccio esplodere

Vorrei sbocciare di notte come una vecchia puttana, Prendervi tutti a botte mentre lei fila la lana.

E sono malinconica, a pezzi ed egocentrica cerco una formula rapida Un codice a barre da me.

Guarda in esclusiva “Più Piano”

Ringrazio

F.Florio, Andrea Ciccorelli, Flavio Galanti, Daniele Tortora, Diana Tejera, Alessandro Marini, Pierfrancesco Pisani, Chiara Bassermann, Leonardo Bernini & Pulp Dischi e la mia famiglia.